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Giove e Nettuno in Pesci

Equinozio di primavera

Questi giorni in cui il Sole ha transitato sull’ultimo tratto del cielo zodiacale prima dell’equinozio di oggi, sono stati i giorni dell’immersione nell’acqua, i giorni dei Pesci. La Luna piena di venerdì ha magnificato quest’energia liquida in cui siamo immersi da settimane. Giove e Nettuno, anch’essi in questo territorio dei Pesci, sono in orbita di congiunzione – il loro incontro esatto accadrà a metà aprile – e già da tempo stanno rispecchiando a noi l’attivarsi di una sorta di ‘solutio’ cosmica.
Siamo immersi in un’acqua che dissolve le difese costruite attorno a ciò che vogliamo vedere, sentire e la coscienza è come inondata da quei contenuti che abbiamo lasciato fuori, la diga cede, si rompono gli argini. Si sciolgono i contorni di ciò che abitualmente percepiamo chiaro, definito, e tutto si mescola, si amalgama come per cercare di emergere e mostrarsi per ciò che è. La sensibilità si espande, l’intuizione si acuisce, così come la confusione, il disorientamento.
A livello collettivo sembrano svelarsi le dinamiche di qualcosa che è sempre stato lì, mosso da istinti di separatezza e polarizzazione, un’energia vecchia di millenni che si esaspera nelle sue estreme manifestazioni. A livello personale siamo a confronto con parti di noi sopite, offuscate, che tentano di liberarsi dall’ipnotico procedere nelle forme delle nostre vite meccaniche.
Sembra che il linguaggio del cielo voglia indicare che siamo tutti in gestazione, impegnati con i rimossi, oscuri e luminosi, che in questa grande ampolla alchemica in cui siamo stati tuffati stanno affiorando a noi.
Da gennaio scorso i nodi lunari, enigmatici punti del cielo in cui si intersecano l’orbita della Terra e della Luna rispetto al Sole, sono in transito sull’asse Toro – Scorpione. L’interpretazione che nel tempo se ne è data attribuisce loro la funzione di intercettare livelli di significato che abbiamo bisogno di integrare. Incalzano l’affiorare di questioni urgenti da elaborare. Cosa abbiamo piantato nella nostra coscienza collettiva? Cosa abbiamo nutrito come umanità che ci ha condotti a questo presente sulla linea del tempo?
Se fra maggio 2020 e gennaio 2022 i nodi sull’asse Gemelli – Sagittario hanno accompagnato la riflessione post esplosione pandemica, incalzando la sfida ad osservare il reale da prospettive inusuali, inedite, inconcepibili quasi, l’attuale transito dei nodi sull’asse Toro – Scorpione spinge a dare corpo ed energia a scelte nuove. Non si tratta solo di immaginare possibilità alternative, bensì di manifestarle, ed è chiaro che per fare questo abbiamo bisogno del confronto con le ombre, i limiti, i confinamenti entro i quali ci poniamo come unici orizzonti possibili.
Giove e Nettuno in Pesci sostengono questo processo espandendo il nostro sentire dentro agli abissi di noi come verso le nostre vette, una giostra di emozioni che ci scaraventano da un polo all’altro, dall’ottimismo alla sfiducia più densa. Ci stiamo ripulendo, stiamo rilasciando. Plutone sta concludendo il suo transito sugli ultimi gradi del Capricorno, la recente congiunzione di Marte e Venere su quegli stessi gradi ha acutizzato il processo di trasformazione dell’uso del potere, collettivo come individuale. A cosa vogliamo dare energia?
Con l’ingresso del Sole in Ariete oggi, l’augurio che possiamo farci è di vibrare alto, contattare l’aspetto più luminoso di questa frequenza che chiamiamo ‘Giove Nettuno in Pesci’ e muoverci su note di compassione e delicatezza, verso noi stessi, gli uni verso gli altri, tutti quanti. Rimanere uniti evitando le polarizzazioni, attraversare insieme la bufera come acqua che scorre e trova ogni passaggio per continuare a fluire.