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#fuoco – Equinozio d’autunno 2021

Ci lasciamo alle spalle i mesi estivi con la loro enfasi sull’io in relazione alla collettività, sull’importanza della soggettività e dello sguardo di ciascuno e completiamo il passaggio attraverso il segno della Vergine con questa Luna piena del 20 settembre sull’asse Vergine-Pesci, che ci ha condotti  all’equinozio d’autunno di questa sera, 22 settembre.
Se Leone pone l’accento sul valore della scintilla creativa che anima l’essenza di ciascuno di noi, Vergine affronta il portare questa singolare soggettività nella concretezza del piano della realtà, il farne qualcosa, il radicare la scelta individuale nell’azione e nei fatti che è ciò con cui ci siamo confrontati nei 30 giorni appena trascorsi.
Ogni archetipo zodiacale si nutre e cresce confrontandosi con il proprio opposto complementare e il momento di Luna piena è un passaggio privilegiato in questa dinamica. Vergine – Pesci. Finito – infinito. Piano di realtà – piano delle possibilità. Manifestazione – gestazione dei potenziali che possono essere manifestati…
La Luna piena nei Pesci in prossimità di Nettuno, due giorni fa, è stata un po’ come prendere una boccata d’infinito e portarla giù, respirare l’aria delle potenzialità, collegarsi ad uno spazio di creazione dove afferrare l’ispirazione per aprire nuove traiettorie. È Pesci dove contatto il mio essere più espanso, la possibilità di essere più ampia di quanto abbia sinora creduto. È Vergine dove formo e modello, dove mi partorisco incessantemente alla vita.
Quali sono in me gli ostacoli, i limiti, le memorie di ciò che conosco e so di me, che mi impediscono di rinascere, di rifiorire ciclicamente in forme sempre più vaste? Quali emozioni, quali turbamenti si muovono in me quando contatto o anche solo sfioro una nuova possibilità di me stessa? Giorni di settembre in cui si accendono questi interrogativi.

Sappiamo e vediamo che il vecchio incombe sulla realtà che stiamo vivendo, vecchi ansimanti paradigmi in prossimità del loro sgretolamento che annaspano per rimanere a galla tentando il tutto per tutto.
Io sto nel mio centro, trovo il mio equilibrio, equinozio d’autunno, Bilancia.
Da qui incontro l’altro, mi conosco nel riflesso che mi rimanda di me, entro in relazione.
Bilancia è questo relazionarsi e crescere insieme, è il primo passo verso la collettività, è la rete di relazioni che la nutrono. È l’attivarsi reciprocamente, accendere gli uni negli altri il ‘meglio’ di sé mentre il ‘denso’ viene visto, riconosciuto e trasformato.
L’altro mi osserva attraverso il filtro dei suoi limiti, io lo osservo attraverso il filtro dei miei, ma al contempo l’altro può portarmi una visione che non ho ancora contemplato, può illuminare in me vie di inesplorata crescita, posso specchiarmi nel riflesso del suo coraggio e della sua fiducia e nutrirli in me.
Siamo capaci di essere fari gli uni per gli altri per superare insieme la barriera del credere che l’unica via sia questa narrativa martellante?
L’equinozio d’autunno nelle latitudini nord è un momento in cui accendere fuochi nella notte, custodirli, affinché possano divampare quando la luce tornerà a crescere al solstizio d’inverno, illuminare vie che conducono a nuove creazioni insieme, oltre il limite, sconfinando.
Buon equinozio!

A presto, un abbraccio
Maria