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Luna Nuova - Astrologia

Effetto Re Nudo? Luna nuova congiunta a Plutone – 13 gennaio 2021

Sole e Luna si incontrano oggi in cielo per dare inizio ad un nuovo ciclo lunare, il primo dell’anno, un ciclo di 29 giorni nel quale abbiamo l’opportunità di fare un reset emozionale e creativo, di portare l’attenzione su specifiche aree di esperienza e di crescere in esse. In questa lunazione Sole e Luna si allineano a Plutone, il pianeta che, dagli abissi remoti del sistema solare, avanza lentamente a ricordare quanto ancora abbiamo bisogno di rigenerarci e trasformarci.
Abbiamo compiuto un intero giro attorno alla nostra stella da quando il 12 gennaio del 2020 Saturno e Plutone si sono allineati in cielo riflettendoci l’inizio del grande cambiamento nel quale navighiamo ed approdiamo oggi appena un grado più avanti con questa lunazione, in una sorta di ciclo a spirale, un ritornare sullo stesso punto ma in una prospettiva diversa, nutrita dall’esperienza che si è concentrata nell’ultimo anno. In un certo senso potremmo osservare questo passaggio come l’opportunità di fare un ulteriore ‘scatto di crescita’.
L’area di esperienza in cui tutto ciò accade è quella del Capricorno, quel ‘luogo’ individuale e collettivo nel quale ci confrontiamo con l’autorità e le sue costruzioni, con la gestione di un potere che è sia interno, sia esterno a noi.
Sappiamo che il processo di maturazione personale rispetto all’autorevolezza che esercitiamo su noi stessi e sulla nostra vita va di pari passo all’elaborazione e allo sviluppo delle normative esterne che ci diamo per gestire il nostro vivere insieme e viceversa. È questo equilibrio delicato che nel prossimo mese abbiamo l’occasione di guardare attentamente con l’offerta speciale di poter riconoscere a che punto stiamo nell’adesione autentica a ciò che vogliamo essere e quanto il nostro anelare sia invece limitato dallo sguardo ridotto, vecchio, in cui ci incastriamo. Accade per abitudine sicuramente, ma anche per il grande potere che conferiamo a ciò che è esterno a noi di definire come dovremmo essere e rimanere lì.

Fra un paio di giorni Urano riprende il suo moto diretto e il 20 gennaio viene raggiunto in cielo da Marte che ha recentemente lasciato il segno dell’Ariete ed è entrato in Toro.
In tutta la seconda metà del 2020 siamo stati accompagnati dal transito di Marte nel segno dell’Ariete. Un movimento energetico di rilancio, in analogia con nuovi archetipi, nuove forme di possibile realtà che si sono affacciati al nostro mondo con la cristallinità disincarnata e spesso confusa che hanno le idee quando esistono sul piano della mente, non ancora testate sul livello della realtà. Ci siamo confrontati con il desiderio di rinascere a noi stessi in un momento in cui l’esterno era estremamente limitante.
Abbiamo sostenuto in autunno il ciclo retrogrado di Marte, un moto energetico di riflusso, un sentire di essere trattenuti da ciò che accade fuori ma anche da ciò che si agita in noi, dai soliti schemi su noi stessi che ci confinano. Siamo usciti a metà novembre da questo movimento con una possibile, sottile, maggiore chiarezza rispetto alla direzione da seguire.
L’incontro di Marte con Urano nel segno del Toro sancisce l’inizio di una fase in cui iniziare a rendere manifesto il rinnovamento a cui aspiriamo.
Urano, il grande rivoluzionario, il sovvertitore dell’equilibrio omeostatico, riflette a noi il bisogno di creare brecce di apertura nelle strutture che ci contengono. Quello che rappresenta è un grande istinto vitale, emancipatorio e liberatore che unito a Marte assume una qualità di inesorabile trasformazione.
Nelle prossime settimane i due pianeti in cielo entreranno in dialogo con Giove e Saturno in Acquario generando possibili movimenti collettivi di apertura, rottura, riorientamento, ma anche di polarizzazione, radicalizzazione, estremismo. È possibile che le tensioni sociali si acutizzino in maniera esasperata e se questo dovesse accadere potrebbe essere utile ricordare che magari abbiamo bisogno di passare di qui e che per trovare un nuovo migliore equilibrio è necessario perdere quello che abbiamo, come d’altronde già da un anno a questa parte sta accadendo.

Sappiamo che i pensieri generano realtà e che finiscono per essere molto più ‘materici’ di quanto siamo sovente disposti ad accettare. È questa una consapevolezza utile da ricordare in questo ciclo lunare, perché ci permette di stare nello spazio della riflessione e dell’apertura al nuovo senza doverci necessariamente precipitare a ribaltare le strutture dentro alle quali scorrono le nostre vite, ma al contempo senza opporre eccessiva resistenza se questo dovesse accadere. Il cambiamento quando è maturo arriva. Idealmente potremmo provare ad accompagnarlo con benevolenza nell’accettazione della sua necessità.
Questo ciclo di Luna apre l’anno con questa grande sfida. Osservare la realtà esterna ed interna a noi e coglierne le criticità, saperle vedere, saperle riconoscere. Osservarle per quelle che sono. Un po’ come il bambino della favola che a un certo punto semplicemente dice: “il re è nudo”. Dentro e fuori di noi.

A presto, un abbraccio,

Maria