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Luna Piena - astrologia

Luna piena del 27 aprile #visione

Il 12 aprile scorso ha avuto inizio il ciclo di lunazione che culmina oggi, 27 aprile, nella Luna piena.
Abbiamo avuto allora una Luna nuova nel territorio dell’Ariete e un’accensione e un confronto energico con le valenze di cui quest’archetipo riflette l’attivarsi sul piano sia individuale, sia collettivo, come sempre accade.
Ariete è l’esperienza della nascita-rinascita, dell’impulso al rinnovamento ciclico, dello slancio ad aprire varchi verso nuove direzioni. È l’esperienza della libertà di essere se stessi e di esprimersi liberamente. Ariete sono le idee che dal piano della mente entrano nella nostra realtà e cercano realizzazione. È il fuoco della scintilla vitale che vuole rigenerarsi, espandersi e prendere forma. I giorni dell’Ariete sono sempre giorni in cui focalizzare la volontà, lo slancio, l’intenzione. Un passaggio in cui fare chiarezza su ciò a cui si vuole dare vita.

Questa Luna nuova è avvenuta in aspetto di quadratura a Plutone in Capricorno.
Sappiamo che da tempo Plutone sta riflettendo a noi la necessità di una trasformazione sostanziale all’assetto delle strutture istituzionali che contengono e modellano il nostro vivere insieme. La crisi che stiamo attraversando ha esacerbato questo processo e sta portando in luce le tensioni fra le istituzioni e le collettività che desiderano essere coinvolte nella definizione del cambiamento.
Non accade a livello locale. Accade ovunque. Non riguarda il singolo, sembra piuttosto riguardare un’umanità che sta nascendo ad un livello di consapevolezza più ampio e che del singolo richiede la partecipazione.
Questo è ciò che il ciclo lunare in corso solleva. Come posso partecipare quando sembra che il mio contributo sia insignificante, come posso sostenere, quali valori posso apportare.
È come se fossimo chiamati ad accorgerci, a vedere, a prendere posizione, a realizzare che un processo più grande si sta dispiegando, più esteso e profondo della risposta alla crisi sanitaria, la quale, per certi versi, sembra venire troppo spesso inopportunamente cavalcata per zittire ogni forma di contraddittorio, per additare ogni opinione divergente dal quel pensiero unilaterale che pare accusare e svilire qualsivoglia tentativo di confronto con visioni diverse.

La Luna piena di oggi 27 aprile accade con il Sole che è già nel territorio del Toro in congiunzione ad Urano ed attiva la nota di fondo di questo 2021, la quadratura fra Saturno e Urano, il dare forma a nuovi modelli di collettività, la collisione fra le ombre del passato e le istanze che giungono dal futuro, oltre il guado.
È sul piano individuale che abbiamo diretto accesso ad uno spazio di ascolto e di intervento, qui possiamo fare suonare la nostra nota e lanciarla nello spazio del collettivo.
La limitazione che giunge dal ‘fuori’ attiva la limitazione che risiede nel mio ‘dentro’ e mi ritrovo a confrontarmi con le paure, le cristallizzazioni, le abitudini obsolete, le aspettative inattese, i fallimenti. Tutti quei fattori che compongono il mio passato e che si risvegliano in me quando ho l’audacia di desiderare che il mio presente possa essere migliore di quel che è.
È una Luna piena nel territorio dello Scorpione, il laboratorio della trasformazione della mia ombra, della nostra ombra, il luogo nel quale affrontiamo il processo di rilascio di ciò che ostruisce una realizzazione più ampia, mia e nostra.
È possibile che questi giorni stiano portando in superficie per ciascuno di noi paure molto radicate o che stiano generando eventi nel nostro quotidiano che attivano irrequietezza, frustrazione, un bisogno di osare guardare oltre l’ostacolo senza retrocedere o rinunciare. È utile ricordare che tanta paura appartiene al passato. Questo non la rende meno pungente o pervasiva, ma aiuta ad osservarla in una prospettiva di distacco. È come se avessimo bisogno di rinnovare un’adesione alla nostra vita, di riconoscere dove abbiamo bisogno di perdere un equilibrio ristagnante e di affidarci al fluire, un po’ come lanciarsi all’avventura senza sapere esattamente a cosa si andrà incontro, ma con la fiducia che quella voce che spinge appartiene alla vita stessa, che si adopera incessantemente per la propria continua fioritura.

Un abbraccio,
Maria